Prevenzione di fratture e osteoporosi
Spesso nel quotidiano ci imbattiamo in situazioni di fratture ossee, che si verificano soprattutto negli anziano o comunque in persone con più di 50 anni.
Alla base c’è un lenta e progressiva riduzione delle strutture ossee dovute a una perdita di calcio che rendono più fragile il nostro scheletro, condizione nota come osteoporosi.
Questa condizione si verifica in età avanzata e colpisce maggiormente le donne, per via del periodo di menopausa che, soprattutto nei primi 10 anni, determina una veloce perdita di calcio indebolendo più rapidamente le ossa.
La vitamina D è un particolare ormone fondamentale per l’assorbimento e il metabolismo del calcio.
Alla luce di ciò quindi è facile capire come il calcio e la vitamina D siano essenziali per la prevenzione di numerosi tipi di fratture, come quella dell’anca, delle vertebre e altre.
II fabbisogno giornaliero di calcio è di 1000 mg, quello di vitamina D è di 800 UI/giorno.
Le fonti alimentari di calcio sono i prodotti lattiero-caseari naturali, quelli fortificati, e acque mineralizzate; le fonti alimentari della vitamina D invece sono molto ridotte e il contenuto è tendenzialmente basso. La prima fonte di vitamina D è l’esposizione al sole. Infatti la vitamina D ha una struttura lipidica che deriva dal colesterolo. Mediante una modificazione che avviene a livello della pelle per mezzo dei raggi UV si forma un precursore che poi viene modificato a livello epatico e a livello renale rendendo la molecola biologicamente attiva. Senza vitamina D in quantità sufficienti ogni quantità di calcio introdotta con l’alimentazione risulta comunque insufficiente, e purtroppo la carenza di questa vitamina è condizione diffusa nella popolazione generale.
Un altro dato allarmante è rappresentato dal fatto che secondo alcune stime solo il 20% della popolazione copre il fabbisogno giornaliero di calcio.
Detto ciò è chiaro come nella popolazione mondiale esistono carenze diffuse di calcio e vitamina D che determinano una maggiore probabilità di fratture ossee soprattutto nelle persone anziane.
I prodotti caseari come latte, yogurt, formaggi, sono ricchi di calcio, vitamina D, fosforo, potassio e altri macro e micronutrienti che influenzano positivamente la salute ossea.
I prodotti fortificati sono alimenti comuni ai quali vengono aggiunte sostanze nutritive per aumentarne il valore nutrizionale. Nel caso specifico dei prodotti caseari sono latte, yogurt, e derivati naturali ai quali vengono aggiunti calcio e/o vitamina D.
Le linee guida europee per la prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi consigliano proprio l’uso di prodotti caseari fortificati con calcio e vitamina D per coprire buona parte del fabbisogno giornaliero consumando anche poche porzioni giornaliere cercando quindi di contrastare queste carenze diffuse menzionate prima.
Una review si è posta l’obiettivo di valutare l’impatto sulla qualità di vita, e quindi ha valutato la riduzione delle fratture ossee, e l’impatto economico ottenute dall’uso di prodotti caseari fortificati.
Questa review ha coinvolto diversi studi che sono stati condotti in diversi paesi europei su un numero di partecipanti molto ampio.
Snocciolando alcuni numeri ottenuti da questo studio si nota come una corretta alimentazione in cui siano presenti anche prodotti caseari fortificati si potrebbero evitare un numero altissimo di fratture tipiche dell’osteoporosi.
Secondo una stima di uno studio si sarebbero l’uso di prodotti caseari frotificati associati a una corretta alimentazione avrebbero potuto evitare oltre 30 mila casi di fratture in donne con più di 50 anni e oltre 16 mila fratture negli uomini, oltre al fatto che per moltissime persone sarebbe migliorata notevolmente la qualità di vita, deteriorata proprio dall’insorgenza di osteoporosi.
In un ulteriore studio si stima che l’uso di prodotti caseari fortificati avrebbe permesso la prevenzione di circa 65.000 casi di fratture nella sola Germania.
Estendendo questi numeri alla popolazione mondiale, e facendo le dovute proporzioni, è chiaro come questa carenza di calcio e vitamina D sia una vera e propria emergenza che merita notevole attenzione da parte del personale sanitario e dalla popolazione.
Un altro aspetto connesso a questa situazione è l’impatto economico che questa carenza determina. Il trattamento sanitario dell’osteoporosi e delle fratture conseguenti ad esso implica un notevole dispendio economico nell’ottica assistenziale dei pazienti sofferenti di tali condizioni.
Anche da questo punto di vista quindi ci sarebbe un vantaggio derivante da un’appropriata alimentazione associata all’uso di prodotti caseari fortificati.
Resta comunque il fatto che è necessaria una campagna informativa e di sensibilizzazione per focalizzare l’attenzione su questo problema migliorando la qualità della vita soprattutto nelle persone anziane, anche alla luce di un allungamento della vita media.
Fonte: A scoping review of the public health impact of vitamin D-fortified dairy products for fracture prevention. Arch Osteoporos. 2017; 12(1): 57. Published online 2017 Jun 21. doi: 10.1007/s11657-017