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Peperoncino

Il peperoncino, presente fin dai tempi antichi sulle tavole degli italiani ha una serie di proprietà benefiche sulla salute. Il ruolo chiave è detenuto dalla capsaicina, un alcaloide presente in maniera importante nel peperoncino e che è responsabile del caratteristico sapore piccante. Ad ogni modo, tutte le caratteristiche di seguito elencate si manifestano con dosi di peperoncino moderate. L’eccesso potrebbe determinare effetti opposti.

  • Analgesico locale: la capsaicina è in grado di innalzare la soglia del dolore, svolgendo un’azione analgesica locale, tant’è che in alcuni casi vengono utilizzati dei cerotti alla capsaicina per ridurre il dolore locale: può essere utilizzato in casi di artrite, artrosi, reumatismi.

  • Vasodilatatore: sempre per via della capsaicina, il peperoncino ha un effetto vasodilatatore.

  • Antiaterosclerotico: riduce la formazione di placche aterosclerotiche, induce una riduzione dei livelli sierici di colesterolo, riducendo le probabilità di infarto del miocardio.

  • Antipertensivo: un’alimentazione contenente peperoncino in dosi moderate è in grado di ridurre la pressione arteriosa nei soggetti ipertesi.

  • Riduzione dello stress ossidativo nei pazienti diabetici: la capsaicina è in grado di ridurre lo stress ossidativo dell’endotelio vasale, riducendo così i danni vascolari indotti da eccessivi livelli di glucosio nel sangue.

  • Dimagrante: il peperoncino è in grado di indurre, in maniera modesta, una perdita di peso, una diminuzione dei livelli di grasso viscerale, e una riduzione dell’appetito.

  • Digestivo e protettivo della mucosa gastrica: contrariamente a quanto molti pensano, il peperoncino non determina ulcere peptiche, anzi le previene e riduce i tempi di guarigione. Questo effetto è dovuto alla capacità della capsaicina di ridurre la secrezione gastrica, stimolare la secrezione di alcali, e aumentare l’afflusso sanguigno a livello gastrico. Come conseguenza di questi effetti si ha anche un miglioramento dei processi digestivi.

  • Antitumorale: il peperoncino, consumato in dosi giornaliere moderate, si è dimostrato essere un efficace cibo antitumorale prevenendo il cancro gastrico. Bisogna tuttavia fare attenzione alle quantità giornaliere, poiché un eccesso potrebbe determinare la mutazione di alcune sostanze che invece potrebbero rivelarsi cancerogene: questa situazione si potrebbe verificare però per quegli alimenti che subiscono trasformazioni e rimangono per molto tempo a contatto con la capsaicina (ad esempio alcune salse). La capsaicina, da sola, non determina cancro, anzi è assodato che lo previene.

  • Antiossidante: il peperoncino, allo stato maturo, contiene alti livelli di carotenoidi, antocianine, vitamina A, C ed E (il contenuto di vitamina C è molto più elevato di quello presente negli agrumi, o nei broccoli). Per questo motivo il peperoncino possiede spiccate proprietà antiossidanti, contrastando i fenomeni di invecchiamento cellulare e prevenendo il cancro.

  • Migliora le vie respiratorie: il peperoncino è decongestionante e antinfiammatorio, utile nel caso di laringiti, tosse, raucedine e raffreddore.

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