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La prevenzione passa dai batteri!

La comunità scientifica internazionale pone sempre maggiore attenzione al nostra microbiota intestinale. Ma di cosa si tratta nello specifico?

Nell’intestino umano albergano miliardi di microrganismi di tantissime specie diverse, che vivono tra di loro in equilibrio precario, equilibrio che può essere stravolto da tanti fattori. Tra questi ovviamente il principale è rappresentato certamente dall’alimentazione che ognuno fa.

La dieta quotidiana permette di assumere macronutrienti come proteine, carboidrati e grassi e micronutrienti, quindi vitamine e minerali, ma non tutto può essere digerito perché l’intestino è privo degli enzimi necessari per la loro digestione. Ragion per cui i componenti nutrizionali non digeriti sono substrati dei miliardi di batteri. Tra questi certamente troviamo le fibre derivanti ad esempio da verdure e frutta.

Da precisare che non tutti i batteri presenti sono salutari per l’uomo quindi è veramente fondamentale tenere in ordine questi equilibri delicati. Ma perché è importante?

È chiaro ormai come la sovrappopolazione di alcune specie batteriche a scapito di altre sia responsabile di stati infiammatori che inducono insorgenza di patologie intestinale quali Sindrome del colon irritabile, aumento della permeabilità intestinale, ma anche di patologie che riguardano organi anche distanti come il cuore e i vasi con comparsa di patologie cardiovascolari, il polmone con interessato da asma e allergie; una flora batterica intestinale squilibrata induce inoltre diabete e obesità e cancro al colon-retto.

È quindi fondamentale cercare di correggere gli errori alimentari responsabili di tali alterazioni.

Diversi studi hanno messo a confronto varie tipologie di alimentazioni prendendo in considerazione ovviamente anche la Dieta Mediterranea. È emerso chiaramente come l’alimentazione occidentale ricca di grassi saturi (di origine animale) e di zuccheri semplici (bevande zuccherate, prodotti troppo raffinati), povera di fibre e ricca in proteine animali, induca la riduzione di alcune specie batteriche salutari per l’uomo, favorendo così l’insorgere di perenni stati infiammatori responsabili delle alterazioni e patologie sopraccennate.

Al contrario, una Dieta Mediterranea, universalmente riconosciuta come salutare per svariati motivi, contribuisce positivamente anche dal punto di vista del microbiota intestinale. Una vera Dieta Mediterranea, seguita molto bene dai nostri antenati, è costituita da pochi carboidrati raffinati (zuccheri semplici) sostituiti da carboidrati complessi e integrali, è composta da poche proteine animali sostituite da molte proteine vegetali derivanti per lo più da grani integrali e legumi, presenta pochi grassi animali e una discreta quota di grassi vegetali e derivanti dal pesce, perché caratterizzati dall’essere acidi grassi mono e poli-insaturi; a tutto ciò si aggiunge anche una ricca varietà di polifenoli e antiossidanti presenti in questo regime alimentare, derivanti per esempio da frutta, verdura, e anche da un buon bicchiere di vino rosso. La Dieta Mediterranea, per via della sua composizione, induce uno sviluppo, tra l’altro, di Bifidobatteri e Lactobacilli che si alimentano con i componenti nutrizionale di questo regime alimentare e a loro volta producono una serie di sostanze che mitigano lo stato infiammatorio sia locale che sistemico migliorando così il benessere di tutto l’organismo e svolgendo un’opera di prevenzione imponente, e altresì importante nei nostri tempi visto il dilagare di problematiche sanitarie dovute proprio alle patologie oncologiche e cardiometaboliche.

È quindi importante sottolineare, se ancora ce ne fosse bisogno, l’importanza di adottare uno stile di vita sano e un’alimentazione varia equilibrata per mantenere una buona funzionalità dell’organismo.

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